La prima poesia di Szymborska, intitolata "Cerco la parola", è stata pubblicata il 14 marzo 1945 nel settimanale "Walka" che usciva come un supplemento al giornale "Dziennik polski" a Cracovia.
Originariamente la poesia era più longa (circa due pagine) e la redazione si è permesso di abbreviarla. Per questa ragione la poetessa non la includeva nelle future edizioni delle sue opere e la poesia è assente nelle edizioni dei suoi testi in italiano.
Ma questo versi di giovane Szymborska, il suo vero debutto poetico, sono niente male e va bene conoscerle. Perciò mi sono permesso di tradurle e presentare ai lettori italiani.
Cerco la parola
Voglio con una parola
Descriverli -
Prendo le parole quotidiane, dai dizionari le rubo
Misuro, peso e scruto –
Nessuna
corrisponde.
Le più ardite – sanno di codardia,
le più sdegnose – ancora sante.
Le più crudeli – troppo compassionevoli,
Le più odiose – tropo poco violente.
Questa parola deve essere come un vulcano,
che erutta, scorre, abbatte,
come terribile ira di Dio,
come odio bollente.
Voglio, che questa unica parola,
sia impregnata di sangue,
che come le mura tra cui si uccideva
contenga in sé tutte le fosse comuni.
Che descriva precisamente e con chiarezza
chi erano loro – tutto ciò che è successo.
Perché questo che ascolto,
perché questo che si scrive
è ancora tropo poco.
La nostra lingua è impotente,
i suoi suoni all’improvviso – poveri.
Cerco con lo sforzo della mente
cerco questa parola –
ma non riesco a trovarla.
Non riesco.
(trad. M. Bielawski)
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